Le anime nell’arte

di Elena Pontiggia

Oggetto soprattutto dell’opera di artisti del Medioevo il tema scompare gradualmente nel corso dei secoli, fino a essere nel ‘900 una metafora dello spirituale

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Come si fa a dipingere le anime? Per secoli gli artisti hanno risolto il problema dipingendo i corpi. e così nelle allegorie della morte, nelle immagini del paradiso, del purgatorio, dell’inferno e in altre iconografie ancora, le anime sono ben concrete e visibili. possiamo dire che la resurrezione dei corpi nell’arte è già avvenuta.

Come non pensare, a questo proposito, all’inferno, 1260-1270, di coppo di marcovaldo (e aiuti) nel battistero di san giovanni a firenze? Da sette secoli e mezzo un satana terrificante, con le mezzelune delle corna sul capo e i serpenti che gli escono dalle orecchie, divora le anime dei peccatori. Lui stesso è seduto su un molle nido di rettili che addentano i dannati, mentre una legione di demoni, e di mostri simili a lucertole o rane, non smette di ghermire i disgraziati per portarglieli come prede. quelle che vediamo sono figure in carne e ossa, solo più smilze e stilizzate che nella realtà, come se fossero corpi di cavallette, più che di uomini.

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