Meister Eckhart e il mistero di Dio

di Marco Vannini

Nella filosofia antica, che distingue animae spirito, si radicala mistica di Eckhart. L’obiettivo è separarsi da tutto per conoscere Dio

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Obbediente al precetto dell’apollo delfico, “conosci te stesso”, fin dai suoi inizi la filosofia ha avuto l’anima come oggetto primario di indagine, dal momento che, come scrive platone, «l’uomo, se è qualcosa, non è altro che anima» (alcibiade i, 130 a-c).

Il nostro breve discorso non può perciò partire che da quello che hegel considerò l’unico libro di psicologia fino ai suoi tempi esistente, ovvero il trattato sull’anima di aristotele. l’anima, che «è in qualche modo tutte le cose» (ivi, 431b), ha le facoltà sensibili non indipendenti dal corpo, con cui fanno un “composto” (koinòn), ma così non è per le facoltà superiori, quelle intellettuali.

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