Nei termini più generali il mecenatismo, presente sia pur con pesi diversi in ogni epoca, identifica la tendenza di singole personalità a valorizzare artisti e studiosi, attivandone o potenziandone la produzione con finalità di diffusione del gusto e affermazione di prestigio, spesso con ricadute pubbliche.
La figura del mecenate può comprendere oppure distinguersi dal ruolo di committente, e può essere collegata anche al collezionismo, alla musealizzazione, al mercato dell’arte. vige da sempre nel mecenatismo una regola di do ut des: sovrani, papi, ricchi possidenti offrono sostegno materiale ed economico a letterati, architetti, scultori, pittori, musicisti, maestri delle più diverse arti, con una relativa libertà di realizzazione delle opere lasciata loro, spesso a fronte dell’assunzione di ruoli utili al mecenate. quest’ultimo, a sua volta, estende tramite gli artisti una nuova apertura d’orizzonti e una comunanza di gusti e ideali.
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