Il mensile di aprile

Numero 293 - 2024
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Il dossier del mese

Civiltà contadina

Carlo Levi diceva che «nell’altro mondo dei contadini non si entra senza una chiave di magia». Per l’intellettuale torinese catapultato tra i Sassi lucani lo choc antropologico fu grande: “l’altro mondo”, appunto. In Cristo si è fermato a Eboli era consapevole della difficoltà di «penetrare in quel mondo chiuso, velato di veli neri, sanguigno e terrestre». Il mondo dei contadini ‒ che ha segnato per millenni fino alla meccanizzazione dell’agricoltura la storia degli uomini ‒ è scomparso. Oggi in campagna abitano gli agricoltori, che non sono la stessa cosa: in gran parte sono i padroni a lavorare la terra, dove la presenza dell’uomo è sempre più ridotta. Le ragioni storiche sono molte: l’industrializzazione, l’urbanizzazione, l’esigenza di una migliore qualità della vita, tra sanità e istruzione, il lavoro sempre più realizzato da macchine che in se stesse condensano centinaia di braccia. Nel nostro tempo tornare a lavorare la terra è una scelta culturale e di vita. La civiltà contadina è fatta di lavoro, tradizioni, profondo senso religioso. Farne memoria è anche un modo per comprendere meglio il giusto rapporto con la terra ed essere in comunione con gli altri.

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