Il mensile di febbraio

Numero 291 - 2024
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Il dossier del mese

Il popolo dei fiumi e il fascino millenario di Pavia

Le origini dei Longobardi sono incerte. Agli inizi dell’era cristiana lo storico Velleio Patercolo, che viaggiava al seguito dell’imperatore Tiberio, li colloca presso la foce dell’Elba. La tradizione longobarda ne accredita una provenienza scandinava, ma sono testimonianze tarde, come l’Historia Langobardorum di Paolo Diacono (720/724-799). La ricerca scientifica e archeologica sembra dar ragione agli storici romani e torto alla tradizione longobarda. Forse spinto da una carestia, agli inizi del V secolo questo popolo germanico iniziò a migrare dal Basso Elba, e attraversò nel corso di quasi due secoli l’Europa Orientale, venendo a contatto con genti e culture diverse che portarono a un reciproco scambio anche a livello di composizione etnica. Giunsero in Italia intorno al 568 guidati dal re Alboino e nacque un nuovo regno − con Pavia capitale − che si estendeva in gran parte del Paese con i ducati di Spoleto e Benevento. Allo scontro tra civiltà seguì poi la conversione del popolo al cattolicesimo, grazie soprattutto alla regina Teodolinda (570-627). L’editto di Rotari (636-652) suggellò la convivenza con il mondo latino.

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