I longobardi amavano gli ornamenti. nelle loro opere d’arte moltiplicavano i segni decorativi e, se dovevano creare una croce, la tramutavano in un gioiello tempestato di pietre preziose. cicerone, che aveva lodato i commentari di cesare scrivendo “nudi sunt” - intendendo dire che non avevano una parola di troppo - non li avrebbe approvati.
Eppure, a dispetto del grande letterato e filosofo e anche degli anatemi moderni di adolf loos, l’autore di ornamento e delitto (1908), è difficile non rimanere affascinati dalla croce di desiderio, oggi al museo di santa giulia a brescia.
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