L’umile scelta di una povertà radicale nell’alveo della fedeltà alla chiesa, esplosa come ideale di vita in francesco, convogliò e insieme superò con sorprendente rapidità le aspirazioni contradditorie di molti movimenti religiosi coevi.
Si trattò di una proposta ideale di perfezione immediatamente incidente nella realtà quotidiana. interrogò pertanto anche senso e forme di luoghi di vita, in case e città, implicando da subito le due attività che caratterizzano da sempre l’architettura: l’abitare e il costruire. fu evento di conversione intima e sociale insieme, un fermento luminoso e inquietante che ha percorso i secoli fino a noi.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Abbonati a Luoghi dell’Infinito per continuare a leggere
La rivista è disponibile in formato cartaceo e digitale
Abbonati alla rivistaSei già registrato? Accedi