Architetture per un nuovo spirito

di Maria Antonietta Crippa

Nel nome di san Francesco, e forse anche in contrasto con lui, i Minori hanno saputo scrivere una delle più belle stagioni della storia dell’arte

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L’umile scelta di una povertà radicale nell’alveo della fedeltà alla chiesa, esplosa come ideale di vita in francesco, convogliò e insieme superò con sorprendente rapidità le aspirazioni contradditorie di molti movimenti religiosi coevi.

Si trattò di una proposta ideale di perfezione immediatamente incidente nella realtà quotidiana. interrogò pertanto anche senso e forme di luoghi di vita, in case e città, implicando da subito le due attività che caratterizzano da sempre l’architettura: l’abitare e il costruire. fu evento di conversione intima e sociale insieme, un fermento luminoso e inquietante che ha percorso i secoli fino a noi.

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