La rete sacra dell'ospitalità

di Marina Montesano

Nel Medioevo un sistema continentale di ospedali e rifugi garantiva a chi cercava la salute dell’anima anche quella del corpo

Immagine articolo
Lente zoom immagine

Veduta notturna dell’Hôtel-Dieu di Beaune, in Borgogna (Manuel Cohen/Scala)

Il pellegrinaggio cristiano è stato un aspetto significativo della cultura medievale. Quando i viaggiatori si dirigevano verso Santiago de Compostela, Roma, Gerusalemme o altri luoghi sacri, facevano affidamento su una vasta rete di città e istituzioni per il loro sostentamento. Tra queste istituzioni, gli ospedali svolgevano un ruolo centrale, offrendo cure e riparo, mentre le città prosperavano come centri di commercio, cultura e vita religiosa.

Nel periodo medievale gli ospedali erano molto lontani dalle moderne istituzioni mediche. Il loro scopo primario era quello di fornire ospitalità, un dovere sacro profondamente radicato nella dottrina cristiana. Queste istituzioni, spesso gestite da ordini monastici come i Benedettini, i Cavalieri Ospitalieri o, più tardi, i Francescani, offrivano cibo, riparo e assistenza spirituale. L’assistenza medica, quando era disponibile, era rudimentale ma compassionevole e sottolineava la cura dell’anima accanto al corpo.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Abbonati a Luoghi dell’Infinito per continuare a leggere

La rivista è disponibile in formato cartaceo e digitale

Abbonati alla rivista

Sei già registrato? Accedi

Immagine articolo

Veduta notturna dell’Hôtel-Dieu di Beaune, in Borgogna (Manuel Cohen/Scala)

Mondo CEI