Parco Sigurtà, il paradiso sul Garda

di Andrea Galli

Seicentomila metri quadrati di verde, alberi e fiori La sua storia e il suo aspetto testimoniano anche la fede del fondatore, Giuseppe Carlo

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I giardini acquatici con i tulipani del Parco Sigurtà con, sullo sfondo, il castello scaligero di Valeggio sul Mincio

Sono diversi i modi per descrivere il valore di quello scrigno botanico situato sulle colline di Valeggio sul Mincio (Verona), a una decina di chilometri dal Lago di Garda, che risponde al nome di Parco Giardino Sigurtà. Si può partire dai numeri: 600mila metri quadrati di verde, 10 chilometri di vie lastricate a porfido percorribili a piedi o con una golf car, un labirinto vegetale creato con 1.500 esemplari di tasso.

Ci si può concentrare sulle singolarità botaniche in senso stretto: alberi secolari come la grande quercia di oltre 400 anni, alberi “fossili” come i ginkgo biloba e le metasequoie, alberi più comuni ma scenografici come gli aceri giapponesi, i liquidambar e le lagerstroemie, o i 40mila bossi sempreverdi. Un’altra prospettiva è quella eloquente dei premi assegnati al parco, anche solo negli ultimi dieci anni: Parco Più Bello d’Italia nel 2013; secondo Parco Più Bello d’Europa nel 2015; Garden Tourism Award nel 2023 come giardino tra i più meritevoli di essere visitati al mondo; World Tulip Innovation Award nel 2024 grazie al milione di tulipani coltivati, che rappresenta il record italiano e la sostanza del “festival” dedicato al tulipano che si tiene ogni marzo.

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I giardini acquatici con i tulipani del Parco Sigurtà con, sullo sfondo, il castello scaligero di Valeggio sul Mincio

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