È uno dei più chiari esempi di applicazione della scienza della prospettiva, la cosiddetta veduta di città ideale conservato nella galleria nazionale delle marche a urbino (1470-80 circa). la tavola presenta uno spazio ampio, luminoso, scandito da proporzioni armoniche, costruito sulle linee di fuga tese verso la sommità del portale che inquadra l’ingresso al tempio a pianta circolare che domina la scena.
Non si vede anima viva: solo architetture di vario disegno. sulla sinistra una fuga di edifici con colonne, pergolati e terrazzi. in primo piano la piazza pavimentata con figure geometriche da cui emergono due pozzi, tra i quali si distende il vuoto del proscenio. sulla destra, oltre due volumi compatti seppur alleggeriti da portici, le facciate di altri palazzi arretrano consentendo il dilatarsi di una seconda piazza su cui prospetta la facciata tripartita di una basilica.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Abbonati a Luoghi dell’Infinito per continuare a leggere
La rivista è disponibile in formato cartaceo e digitale
Abbonati alla rivistaSei già registrato? Accedi