ESPLORA
Ricerca nell’archivio e richiedi i numeri arretrati
Esplora gli arretrati e non perderti nulla! Per maggiori informazioni sugli arretrati dei LUOGHI dell’Infinito, contattaci al numero 800 820084 oppure utilizza la funzione di ricerca.
luglio 2025
Se il chansonnier francese Guy Demaysoncel poteva sostenere che «la bicicletta è la penna che scrive sull’asfalto», è perché le due ruote sono la forma più democratica possibile di poesia. Nel tempo la bici si è svincolata dall’essere semplicemente un mezzo per diventare un mondo. Anche perché, pur restando sempre a fedele a se stessa, si è differenziata in un numero imprecisato di specie diverse, adattandosi a ogni habitat. Non c’è nuova tecnologia che sia riuscita a scalzarla. Non solo la fortuna della bicicletta non diminuisce, ma cresce sempre di più. Forse perché in sella non si smette mai di essere bambini.
La Via Appia è più di un’impresa ingegneristica o di una conquista: racconta un’idea di mondo Oggi il suo percorso è un palinsesto di memoria e bellezza
di Antonio Musarra
Percorsa da san Paolo, sede di basiliche, catacombe e antiche diocesi, la Via Appia è cosparsa delle memorie dei primi secoli del cristianesimo, la cui presenza fu determinante nel definirne l’aspetto
di Vincenzo Fiocchi Nicolai
Il lungo tratto pugliese della principale variante dell’Appia, dove l’archeologia si mescola al romanico e il paesaggio alla grande poesia latina.
di Francesco Marzella
Tra basiliche paleocristiane, casoni di pescatori e isole monastiche, la città (antica sede di un patriarcato) racconta una storia fatta di pazienza e luce riflessa
di Alessandro Beltrami
Il Cantico delle Creature compie 800 anni Un testo paradossale, sgorgato da un corpo ferito che nell’essenza si riconosce fratello dell’universo
di Davide Rondoni
La sua pittura fuori dagli schemi, in mostra a Roma, appare in sintonia con le correnti più innovative della Controriforma, tra pauperismo francescano e sensibilità evangelica oratoriana
di Alessandro Zuccari
Seicentomila metri quadrati di verde, alberi e fiori La sua storia e il suo aspetto testimoniano anche la fede del fondatore, Giuseppe Carlo
di Andrea Galli
Adamo aveva dato a ogni cosa il suo nome: unico, irripetibile e perduto. Nella poesia affiora la memoria di quel luogo e l’affetto per la sua mancanza E nel desiderio di curare giardini: non importa se di una reggia o in un vaso sul balcone
di Giovanni Cesare Pagazzi
opere di Davide Maria Coltro
Immergiti nella lettura e scopri Luoghi dell’Infinito
Luoghi dell'Infinito è un mensile di arte e itinerari culturali pubblicato da Avvenire.