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NATIVITAS DA GRECCIO A GAUDÌ

​Il 25 dicembre di ottocento anni fa la natività di Betlemme è rievocata da san Francesco a Greccio, con un prasepium, mangiatoia in latino, un bue e un asino. Scrive padre Samuele Duranti, frate cappuccino e teologo: «Il Poverello fa celebrare sulla greppia la santa Messa: “Come un giorno dal seno del Padre scese nel grembo della Vergine Maria, così ora scende sull’altare nelle mani del sacerdote, nel pane consacrato nel suo santissimo corpo”. Quella di san Francesco non è dunque una ra-presentazione ma una ri-presentazione: egli vuole rivivere la Notte Santa e vuole vedere con i suoi occhi un bambino che giace nella mangiatoia». È l’inizio di una tradizione, è una rivoluzione che riavvicina l’esperienza di Dio all’uomo. Il numero 289 di “Luoghi dell’Infinito”, in edicola da martedì 5 dicembre, è dedicato alla nascita di Gesù nelle arti e nei presepi, un viaggio nei secoli tra forme e colori.
Gli editoriali sono a firma di Laura Bosio, che offre una meditazione sulla pala dell’Annunciazione di El Greco, in mostra a Palazzo Reale a Milano, e di Davide Rondoni, che si sofferma sul gesto dei pastori, l’andare e vedere, in cui si condensa la vera anima della fede, che è la curiosità.
Lo speciale si apre con un testo del teologo Bruno Forte, arcivescovo di Chieti-Vasto, sul valore del presepe come “Vangelo in dialetto”: una riflessione in particolare sul presepe napoletano del Settecento. Lo storico Franco Cardini ricostruisce l’invenzione di Francesco a Greccio, contestualizzandola nella cultura e nella pratica liturgica dell’epoca, oltre che nella spiritualità dell’assisiate. In questo orizzonte si colloca il Presepe di Arnolfo di Cambio, realizzato per la basilica di Santa Maria Maggiore a Roma, che ci viene raccontato da Elena Pontiggia. Franco Cardini riprende quindi il filo delle varie rappresentazioni del  Presepe per seguirne le evoluzioni storiche. Una selezione di Natività dal romanico ai giorni nostri ci è offerta da suor Maria Gloria Riva, mentre il teologo Marco Ballarini traccia un percorso tra i capolavori a tema natalizio della Pinacoteca Ambrosiana di Milano. Con Andrea Milanesi si passa al Natale in musica, le poesie del Natale sono oggetto del testo di Roberto Cicala, Alessandro Zaccuri infine si muove tra teatro e cinema. Chiude lo speciale un racconto di Luca Doninelli scritto per “Luoghi dell’infinito”.
“Luoghi” di dicembre presenta poi la sezione Arte e Itinerari. Il primo servizio, di Lucia Stefani, è dedicato alle spettacolari immagini del premio Wildlife Photographer of the Year. Il secondo è un racconto dei luoghi manzoniani sul ramo lecchese del lago di Como, a firma di Jone Riva.
Seguono le rubriche di Mario Botta, Pierachille Dolfini, Maria Emmanuel Corradini, Antonia Arslan.
In copertina, Jaume Busquets, La sacra famiglia, 1958, gruppo scultoreo collocato sulla facciata della Natività della Basilica della Sagrada Familia di Antoni Gaudí a Barcellona.