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Universitas il cuore medievale del sapere

La leggenda vuole che l’idea di università sia nata in un mercato a Baghdad. Un viaggio tra i primi atenei dell’Occidente

​Franco Cardini

Nulla meglio dell’università spiega che cosa sia l’Occidente medievale, in che rapporto stia con l’Oriente, come sia nata la Modernità.
Com’è noto, la scuola era nel mondo greco e in quello romano cosa molto diversa da come l’hanno concepita nelle epoche a seguire. Nonostante sia rintracciabile qualche traccia di una concezione pubblica dell’insegnamento, esso avveniva piuttosto nelle case; e gli aristocratici acquistavano schiavi colti, specializzati nell’erudire i ragazzi. Vi erano poi le “accademie” e i circoli esclusivi nei quali s’impartiva un’educazione di élite. Con la destrutturazione della compagine pubblica della pars Occidentis dell’impero questo sistema era però stato messo in crisi: l’apprendimento era semmai divenuto pratica corrente all’interno dei monasteri, come sappiamo dalla vita degli scriptoria nel Vivarium di Cassiodoro, e quindi nelle abbazie dell’Ordine benedettino. Successivamente, fra VIII e X secolo, i sovrani carolingi prima, sassoni e franconi poi, avevano di nuovo avviato una politica scolastica di una certa consistenza; ed esistevano casi eccezionali per l’Occidente, come la celebre schola salernitana famosa per le discipline mediche.
Fra XI e XII secolo le scuole cattedrali rette dai vescovi e organizzate dai chierici “canonici” dei rispettivi capitoli avevano a loro volta gestito studia dedicati di solito alla formazione dei chierici colti di cui si sentiva un crescente bisogno; e avevano svolto un ruolo assai importante nelle città europee. Già nel 1175 il Concilio Lateranense III aveva istituito una cattedra presso ogni chiesa episcopale affinché un maestro vi impartisse insegnamenti gratuiti tanto a chierici quanto a laici, aprendo loro “la via della scienza”(Canone 18); nel 1215 il Concilio Lateranense IV (Canone 11) aveva rafforzato queste scelte definendo con maggiore precisione le sedi e le discipline materia d’insegnamento. Queste scuole si organizzavano secondo il sistema d’insegnamento romano, che prevedeva un corso di studi secondo il quadrivium, le quattro discipline matematiche (aritmetica, geometria, astronomia, musica), e il trivium, le tre discipline filosofico-letterarie (“grammatica”, cioè lingua latina; “retorica”, cioè arte di comporre il discorso e di parlare in pubblico; “dialettica”, cioè filosofia). Le basi scientifiche erano costituite da repertori enciclopedici come la Storia Naturale di Plinio il Vecchio (I secolo).
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