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Venezia, la nuova vita delle Procuratie Vecchie

Il recupero estetico e funzionale dell’ala più antica dell’edificio che definisce piazza San Marco a Venezia da parte di David Chipperfield Architects

​Giuseppe Zampieri

Se la Repubblica di Venezia è durata per oltre un millennio, sino al sopraggiungere di Napoleone alla fine del ‘700, l’istituto procuratorio è perdurato nel tempo: esso ha costituito il nerbo dello stato veneziano, occupandosi della cura della città e dei suoi territori d’oltremare, della fabbrica della basilica di San Marco, di opere caritatevoli e in alcuni momenti dell’educazione dei giovani. Non a caso ancora oggi opera la Procuratoria di San Marco, preposta alla tutela e conservazione della basilica.
Nel corso della storia, la carica di procuratore è stata l’unica ad avere durata vitalizia, oltre a quella del Doge. Tuttavia, se quest’ultima col passare del tempo assunse un carattere prevalentemente rappresentativo, soppiantata dall’oligarchia attraverso la Signoria, i procuratori hanno sempre continuato a occuparsi del benessere della città. Di conseguenza i palazzi delle Procuratie col tempo sono divenuti, insieme con la basilica di San Marco, la parte più caratteristica del tessuto urbano veneziano. E se la basilica spicca col sommarsi delle sue cupole nell’ampia e articolata piazza, le Procuratie la avvolgono tutt’attorno con i loro prospetti regolari, ritmati da colonne e archi sulle cui superfici chiare vibra la luce.
L’Ala Nord, dove si trovano le Procuratie Vecchie, è quella più lunga: copre una distanza di oltre 150 metri distendendosi dalla Torre dell’Orologio sino al palazzo reale o Procuratie Nuovissime, che definisce il lato Ovest della vasta piazza. Il suo porticato si compone di cinquanta arcate, sopra le quali si aprono su due livelli cento finestre sormontate da una serie di oculi ovali, a loro volta completati in alto da un’agile merlatura bianca. L’interno dell’edificio era composto da diversi settori, e l’intervento di recupero è stato inteso a ricavare nuovi spazi, sia a carattere amministrativo, sia a scopo espositivo, questi ultimi aperti al pubblico, definendo inoltre nuovi collegamenti tra di loro.
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