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italia d'autore

​Ognuno di noi ha un luogo che ama particolarmente. Legato all’infanzia, a un momento significativo della propria vita, a una illuminazione. Luoghi che ci appartengono perché in qualche modo noi apparteniamo a loro. Come tutti gli uomini, gli scrittori hanno un loro luogo del cuore. Abbiamo chiesto a romanzieri, poeti e storici di svelarcelo: pagine inedite raccolte nel numero 274 di “Luoghi dell’Infinito”, in edicola da martedì 5 luglio.  Il primo editoriale è della scrittrice e critica letteraria Lisa Ginzburg, che racconta come l’Italia sia stata per tanti scrittori, da Goethe a Byron, da Joyce a Ceronetti, luogo della meraviglia e specchio interiore. Il poeta Guido Oldani, nel secondo editoriale, racconta il suo personalissimo rapporto con la bassa milanese, dove ha avuto origine la corrente poetica del realismo terminale. Lo speciale si apre con un ampio orizzonte letterario tratteggiato da Alessandro Zaccuri, attraverso autori dell’Ottocento e del Novecento, da Manzoni a Malerba, che mostrano come la complessità e la ricchezza del nostro Paese siano impossibili da ridurre in una formula univoca e rassicurante. Eraldo Affinati parla del proprio rapporto con il Passo di Monte Croce, al confine tra Italia e Austria, dove è possibile toccare con mano il senso della parola frontiera. Si resta in area dolomitica con Ferdinando Camon, che torna con i ricordi nella Val di Zoldo e sull’amato e temuto Monte Pelmo. Roberto Mussapi preferisce la Liguria, e in particolare la Riviera dei Fiori, luogo molto amato dai poeti. Franco Cardini racconta l’antica storia e soprattutto lo spirito “irregolare” del Chianti. Davide Rondoni ci conduce presso l’abbazia di San Giovanni in Venere, in Abruzzo, sospesa tra gli ulivi e il mare. Si scende ancora più a sud con Raffaele Nigro, tra le fonti e le grotte sacre del Vulture, segnate dalla presenza dei monaci basiliani. Infine Marina Corradi ci porta in Gallura, un angolo intatto di Sardegna la cui bellezza è un invito perenne all’Altrove.  Nella sezione Arti e Itinerari, un’intervista di Giovanni Gazzaneo a Gianni Berengo Gardin, decano della fotografia italiana, in occasione della grande mostra al Maxxi di Roma, e un testo di Maria Milvia Morciano che ci accompagna tra gli acquerelli di Folon esposti nelle sale dei Musei Vaticani.  A chiudere le rubriche di Antonia Arslan, Mario Botta, Maria Emmanuel Corradini, Pierachille Dolfini, Sergio Givone.

In copertina, una foto aerea del mare della Gallura, tra l’isola di Santa Maria e gli isolotti Paduleddi, di Andrea Pistolesi.