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Firenze, la diocesi delle meraviglie

​Più di duecento opere selezionate dall’immenso patrimonio artistico custodito dall’Arcidiocesi di Firenze, il cui inventario conta oltre 271mila schede. Tesori materiali e simbolici, a testimonianza di un territorio ricco di storia che, partendo dalla città medicea, si estende fino alle pendici del­l’Appennino. Capolavori commissionati da nobili patronati e oggetti più semplici, ma altrettanto preziosi. Dipinti come la Sacra Famiglia con san Giovannino (1544-1550) di Vasari, il Gesù Cristo flagellato si riveste (1596) di Allori, la Madonna con Bambino di Taddeo Gaddi (1350-1355); sculture come la Madonna con Gesù Bambino (1343-1368) di Nino Pisano; una croce in rame del ’200, tra le più antiche della diocesi, un Crocifisso in pietre dure e una pisside in avorio di origine normanna. Accanto a paramenti sacri, oreficerie e manufatti di valore, gli ex voto costituiti da oggetti “umili” come anelli sponsali o i rosari di nòccioli e “castagne d’acqua”. Pezzi pregiati insieme a materiali poveri, testimonianze uniche di fede e bellezza.
“Pulcherrima Testimonia. Tesori nascosti nell’Arcidiocesi di Firenze”, a cura di Alessandro Bicci, Chiara Bicci, Susanna Cialdai e Annalisa Innocenti. Firenze, Basilica di San Lorenzo. Fino all’8 settembre. Catalogo Edifir. Informazioni: diocesifirenze.it